Una grande innovazione nata al tempo della Tetrarchia di Diocleziano, fu la creazione delle "Fabbriche" per la produzione, in larga scala, del materiale militare : le armi da offesa e da difesa, gli accessori per la cavalleria e l'abbigliamento vero e proprio. La standardizzazione obbligò ad adottare modelli di più semplice riproduzione in vasta scala, come gli elmi conici a segmenti già diffusi ed una nuova tipologia mutata dal contatto con gli eserciti Sassanidi, dei quali riprende la tecnica costruttiva. Si tratta di elmi costituiti da due semicalotte unite centralmente da una cresta rivettata, paraguance e un separato elemento posteriore con funzione di paranuca, sono fissati elasticamente tramite porzioni di pelle. Una versione più complessa e protettiva, invece, è composta da quattro elementi a formare il coppo uniti da una cresta centrale e da due rinforzi laterali . Tutta la base, poi, e collegata ad un elemento a fascia che aumenta la profondità dell'elmo stesso. I paraguance, sempre fissati tramite striscette di pelle, sono assai più estesi ed avvolgenti
Alcuni modelli più semplici portano segni di un possibile uso di creste applicate. Riscontri archeologici ci mostrano soldati in estesa armatura di scaglie con creste di colore giallo e bianco, forse ad intendere le prime come di piume o di crine e le seconde di metallo. Un elmo ricoperto in pellicola argentata, con semplici decori e sormontato da una cresta metallica, è spesso indicato come appartenente ad un graduato di fanteria.
Gli ufficiali solitamente adottano loriche lamellari di pregiata fattura o maglie di ferro estese ai polsi ed alle ginocchia come i soldati delle prime line
Una battaglia tra romani al tempo degli scontri di Costantino con Licinio.
I grandi fiumi che costituivano il naturale confine dell'impero a ovest erano percorsi da leggere imbarcazioni da guerra che ne permettevano il controllo.
Sulla base di questi modelli standardizzati, i militari di alto rango, applicavano ricoperture in argento dorato e motivi decorati o, addirittura, incastonavano vetri colorati e pietre semipreziose. Esempi di questi ultimi sono chiaramente rappresentati nelle monete che raffigurano gli imperatori del tempo .
Alcuni modelli più semplici portano segni di un possibile uso di creste applicate. Riscontri archeologici ci mostrano soldati in estesa armatura di scaglie con creste di colore giallo e bianco, forse ad intendere le prime come di piume o di crine e le seconde di metallo. Un elmo ricoperto in pellicola argentata, con semplici decori e sormontato da una cresta metallica, è spesso indicato come appartenente ad un graduato di fanteria.
Ai primi del secolo l'aspetto di un legionario è presso che quello dei decenni precedenti con la sola novità dell'elmo crestato Romano-Sassanide. La maglia di ferro è adottata nelle sue diverse misure e l'armatura di scaglia sembra destinata ai pretoriani ed alle cavallerie di guardia all'imperatore. Le corte armature semirigide di scaglie cucite anche inferiormente, si trasformano in armature composte da lamelle ( più lunghe delle scaglie ) le cui file sono cucite le une alle altre superiormente e con semplice cuoio in luogo del filo di ferro. Queste modifiche, da un lato tendono ad una maggiore robustezza a colpi inflitti dal basso verso l'alto nei confronti di un cavaliere, dall'altro ad una semplificazione e risparmio costruttivo. In questa direzione, naturalmente, anche l'adozione del duro cuoio bollito come materiale per le lamelle, cucite, in questo caso con filo di ferro.
Gli ufficiali solitamente adottano loriche lamellari di pregiata fattura o maglie di ferro estese ai polsi ed alle ginocchia come i soldati delle prime line
I grandi fiumi che costituivano il naturale confine dell'impero a ovest erano percorsi da leggere imbarcazioni da guerra che ne permettevano il controllo.
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