Nei campi dove i reparti di cavalleria si addestravano alle loro manovre, venivano tenuti gli "Ippica Gimnasia", cioè una sorta di rappresentazione spettacolare, davanti alle truppe, dell'abilità raggiunta nell'effettuare, appunto, tali manovre.
In sostanza un gruppo di cavalieri ne fronteggiava un altro ed a turno si avvicinava lanciando giavellotti di legno contro gli scudi degli avversari, per poi ripiegare compiendo un disegno ad "otto" e riproporsi nuovamente al lancio.
In sostanza un gruppo di cavalieri ne fronteggiava un altro ed a turno si avvicinava lanciando giavellotti di legno contro gli scudi degli avversari, per poi ripiegare compiendo un disegno ad "otto" e riproporsi nuovamente al lancio.
Le bardature dei cavalli sono particolarmente ricche e maschere di cuoio e metallo ne proteggono il muso.
Insegne mutuate dai Sarmati, con teste di drago e corpo di tessuto variopinto, sibilavano nel vento.
I cavalieri indossano, sopra le loriche di maglia di ferro, casacche dai paticolari disegni per caratterizzare le due squadre, gli elmi erano sormontati da vistose penne gialle, ma l'aspetto piu caratteristico era l'adozione di maschere facciali di metallo raffiguranti un viso.
I cavalieri indossano, sopra le loriche di maglia di ferro, casacche dai paticolari disegni per caratterizzare le due squadre, gli elmi erano sormontati da vistose penne gialle, ma l'aspetto piu caratteristico era l'adozione di maschere facciali di metallo raffiguranti un viso.
Il livello di finitura artistica di tali elmi è molto alto, tuttavia alcuni, piu semplici, erano indubbiamente usati anche nelle azioni militari vere e proprie.
Nel III° sec. AD compaiono elmi con maschere a forma di donna dalle caratteristiche capigliature, forse a rappresentare le mitiche Amazzoni da contrapporre ai cavalieri dell' altra squadra.
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