lunedì 5 aprile 2010

L'aspetto del legionario e del cavaliere al tempo di Marco Aurelio

L'aspetto del fante Legionario al tempo degli imperatori Antonini non sembra distaccarsi troppo dalla tradizione, ma alcuni particolari iniziano ad evidenziare una trasformazione che continuerà nei decenni a venire.
Il fodero del gladio perde l'attacco a quattro anelli, della tradizione precedente, a favore di un cavallotto centrale dentro il quale passa la bandoliera di sospensione. Il terminale metallico non è più a punta ma squadrato e solo leggermente arrotondato, l'elsa mostra una costruzione ad anello metallico mutata dalle genti Sarmate.
L'elmo è una produzione italica del modello Imperiale, dalla gronda piuttosto profonda e presenta i rinforzi incrociati introdotti al tempo delle guerre Daciche dell'imperatore Traiano . L'uso di scarponcini al posto delle classiche Calighe si diffonde maggiormente come pure l'adozione di elementi di protezione di feltro o cuoio alle caviglie. Dal lato opposto i ricchi pendagli delle cinture militari si fanno più corti e meno decorati come pure gli elementi metallici delle cinture stesse. La costruzione delle armature a segmenti si evolve nella direzione di una maggiore semplicità costruttiva e robustezza strutturale, diminuendone gli elementi e la complessità degli agganci .
Anche per quanto riguarda l'aspetto del cavaliere poco sembra essere cambiato, tranne una generale semplificazione. Le armature di maglia di ferro o scaglie di bronzo hanno perso la mantellina a favore di una estensione a copertura delle spalle, gli elmi dai raffinati decori sono destinati solo a soggetti di rango e la grande produzione è costituita da un modello estremamente protettivo e funzionale quanto privo di decori...modello che verrà adottato di li a poco anche dalla fanteria, quando la produzione dei raffinati elmi imperiali si farà sempre più rara per poi cessare del tutto .

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