martedì 15 agosto 2017

Cavaliere Sagittario Cordueni 450 A.D. epoca di Ezio






























Attorno alla metà del V° secolo la cavalleria romana catafratta, facendo finalmente propria l'esperienza delle cavallerie medio orientali e di quelle nomadiche danubiane, adotta sia l'arco e le frecce per il primo scontro a distanza, che la lancia da urto e la spada per lo scontro frontale ravvicinato.
Questa combinazione di armi nelle stesse unità e non in unità diverse, si rivelerà vincente e caratterizzerà la cavalleria nei decenni a venire e quella dell'Impero di Oriente per i seguenti primi secoli.
Il cavaliere indossa una estesa lorica di lamelle legate in strisce orizzontali, un piccolo scudo è fissato al braccio sinistro ed gli avambracci sono protetti da un ampio bracciale a segmenti metallici fissati a due cinghie interne di cuoio dalla costruzione identica ai paragambe.
L'elmo è un modello conico a segmenti, dotato di paraguance dalle medie dimensioni e da un paranuca di maglia di ferro, è ancora presente l'elemento frontale a protezione del naso.
Tali elmi caratterizzeranno sempre più le cavallerie e continueranno ad essere usati per tutto l'Alto Medioevo.
Il cavallo continua ad essere protetto solo sul muso e sulla parte anteriore del corpo, le selle a quattro corni sono via via sostituite da altre della tradizione dei paesi di origine dei militari.




















In questo bassorilievo dell'epoca sono chiaramente visibili i cavalieri armati di arco con lorica a scaglie.
































Sono numerosi i ritrovamenti di elmi conici costruiti con segmenti di metallo rivettati.
Molti presentano l'abbinamento di ferro e bronzo e sono anche riccamente decorati.
Le dimensioni dei paraguance non sono mai molto estese ed il paranuca è sempre di maglia o scaglie.
L'applicazione dell'elemento anteriore a protezione del naso tenderà a scomparire lasciando solo un accenno nella forma dell'elmo stesso.





















La presenza di fori attorno alla base degli elmi e nei paraguance ci fa supporre che l'uso dei bordi di cuoio fosse sempre adottato.
La forma leggermente conica degli elmi era sempre chiusa nella sommità da un elemento a forma di disco sul quale vi era un piccolo tubino che poteva fungere da base per un eventuale pennacchio.























Ecco un esemplare in buono stato di conservazione di lorica lamellare piuttosto estesa inferiormente, la costruzione la rende semi-rigida ma più efficace a resistere ad un colpo di punta della più confortevole maglia di ferro.

Nessun commento:

Posta un commento