Ecco un cavaliere di una Ala Ausiliaria, all'epoca dei Severi lo status militare dei cavalieri ha superato quello dei legionari ed il suo ricco equipaggiamento lo testimonia.
L'imperatore Settimio Severo avrebbe incrementato il numero dei legionari a cavallo, in origine 120 con il solo ruolo di collegamento e staffetta, rendendolo uguale a quello di una ala di cavalleria ausiliaria, tale forza (denominata come cavalieri Promoti) sarebbe poi stata utilizzata anche separatamente dalla legione. Inoltre incrementò l'uso su tutti i fronti di distaccamenti di arcieri a cavallo medio-orientali.
L'aspetto è caratterizzato da una lorica a scaglie di diversa fattura da quella delle epoche precedenti, dove le singole scaglie erano fissate in alto al tessuto di base e lateralmente alle scaglie di destra e sinistra..ora lo sono anche in basso alla scaglia della fila sottostante creando una maggiore impenetrabilità ai colpi di punta.
La struttura, però, perde in elasticità e diviene semi-rigida e di conseguenza ha le ridotte dimensioni delle vecchie corazze muscolari.
Sotto al collo troviamo una piastra riccamente decorata formata da due sezioni che si impernano al centro con un sistema simile a quello adottato per le loriche segmentate del periodo.
Sulle spalle due piastrine rigide irrobustiscono la struttura.
L'elmo è un modello riccamente decorato che riassume alcune caratteristiche direttamente derivate dalla tradizione degli splendidi elmi di cavalleria del passato con la caratteristica profondità del coppo ed i rinforzi incrociati dei più semplici modelli in uso anche alla fanteria.
Le gambe sono protette da gambali metallici articolati, dotati di una parte mobile che copre il ginocchio.
Subarmalis di pelle, larga bandoliera decorata e spada sono quelle già in uso nel periodo, fa la sua comparsa una cintura militare caratterizzata da un grosso anello metallico che sarà usata per gran parte del III° secolo.
Lancia e faretra di giavellotti sono ancora le armi in uso.
Il cavallo in figura ha un complesso sistema di cinghie borchiate ripreso da diversi reperti archeologici.
L'aspetto è caratterizzato da una lorica a scaglie di diversa fattura da quella delle epoche precedenti, dove le singole scaglie erano fissate in alto al tessuto di base e lateralmente alle scaglie di destra e sinistra..ora lo sono anche in basso alla scaglia della fila sottostante creando una maggiore impenetrabilità ai colpi di punta.
La struttura, però, perde in elasticità e diviene semi-rigida e di conseguenza ha le ridotte dimensioni delle vecchie corazze muscolari.
Sotto al collo troviamo una piastra riccamente decorata formata da due sezioni che si impernano al centro con un sistema simile a quello adottato per le loriche segmentate del periodo.
Sulle spalle due piastrine rigide irrobustiscono la struttura.
L'elmo è un modello riccamente decorato che riassume alcune caratteristiche direttamente derivate dalla tradizione degli splendidi elmi di cavalleria del passato con la caratteristica profondità del coppo ed i rinforzi incrociati dei più semplici modelli in uso anche alla fanteria.
Le gambe sono protette da gambali metallici articolati, dotati di una parte mobile che copre il ginocchio.
Subarmalis di pelle, larga bandoliera decorata e spada sono quelle già in uso nel periodo, fa la sua comparsa una cintura militare caratterizzata da un grosso anello metallico che sarà usata per gran parte del III° secolo.
Lancia e faretra di giavellotti sono ancora le armi in uso.
Il cavallo in figura ha un complesso sistema di cinghie borchiate ripreso da diversi reperti archeologici.
In questa ricostruzione archeologica è possibile vedere il complesso sistema di cinghie borchiate per il cavallo, la cintura militare con il grosso anello metallico, la lunghezza delle maniche, ormai completamente adottata dai militari romani, ed il terminale rotondo del fodero della spada.
Ecco l'elmo, riccamente decorato, raffigurato nell'immagine.
Ecco il reperto archeologico, ritrovato in ottime condizioni, dell'elmo raffigurato sopra.
All'epoca dei Severi, come in quasi tutto il periodo dell'impero, la caratteristica sella a quattro corni assolveva pienamente allo scopo di dare stabilità al cavaliere impegnato al lancio di giavellotti o allo scontro ravvicinato con la spada.
Ecco l'elmo, riccamente decorato, raffigurato nell'immagine.
Ecco il reperto archeologico, ritrovato in ottime condizioni, dell'elmo raffigurato sopra.
All'epoca dei Severi, come in quasi tutto il periodo dell'impero, la caratteristica sella a quattro corni assolveva pienamente allo scopo di dare stabilità al cavaliere impegnato al lancio di giavellotti o allo scontro ravvicinato con la spada.
Ecco la ricostruzione archeologica di una delle due piastre pettorali della lorica.
A destra una unica piastra centrale adottata nelle loriche di maglia di ferro.
Sotto un reperto di scaglia cucita.
A destra una unica piastra centrale adottata nelle loriche di maglia di ferro.
Sotto un reperto di scaglia cucita.
Nessun commento:
Posta un commento