Alla fine del III° secolo una serie fortunata di guerre mettono fine alla drammatica crisi che aveva caratterizzato i decenni precedenti. L'avvento di Diocleziano al potere rende possibili una serie determinante di cambiamenti e ristrutturazioni militari e civili nell'impero.
Vengono istituite in varie parti del territorio delle grandi Fabbriche di materiale bellico, la cui produzione di armi, scudi, elmi e corazze è molto stardardizzata e distribuita in modo uniforme alle varie unità.
Gli elmi sono ora quelli conici a segmenti rivettati, mutuati dalle popolazioni medio-orientali e Danubiane oppure sono a due o più elementi rivettati ad una cresta centrale con una tecnica mutuata dall'impero Sassanide.
Le loriche di maglia di ferro o di scaglie sono spesso estese sino al ginocchio ed hanno le maniche lunghe.
Gli scudi hanno le dimensioni e costruzione dei precedenti e riportano i simboli delle nuove unità create, come nel caso in figura. Spesso sono decorati con disegni anche nella parte interna e presentano un alloggiamento che regge alcuni dardi da lancio : i mattiobarbuli o plumbate, una sorta di frecce con un appesantimento anteriore sotto la punta di metallo.
Questi dardi da lancio hanno una gittata superiore ai giavellotti e sono molto efficaci contro soldati non protetti da robuste armature.
Le nuove legioni create da Diocleziano ( Gioviani ed Erculiani ) divennero note per la particolare abilità nell'uso di queste nuove armi da lancio.
La larga bandoliera, che aveva caratterizzato l'aspetto dei militari precedenti, perde progressivamente il suo uso sostituita da una altrettanto larga cintura di tradizione germanica come simbolo dello "status" militare.
Si diffonde anche l'uso di pantaloni che comprendono anche il piede e sono abbinati a calzari molto scollati adatti a questo nuovo tipo di indumento.
I foderi delle spade perdono definitivamente il grosso terminale rotondo sostituito da uno meno vistoso ovale.
Le lance continuano ad essere ornate da fasce colorate.
Questo reperto archeologico, proveniente dal distrutto arco di Diocleziano, raffigura due militari con elmi conici, lancia, scudo quasi rotondo, e loriche a maniche lunghe una di maglia di ferro ed una di scaglie.
L'apparenza è certamente molto lontana da quella del legionario del primo impero ed anticipa un aspetto medioevale.
Ecco la ricostruzione di uno dei due elmi ritrovati in Egitto della fine del III° secolo.
La struttura è notevolmente robusta benchè priva di ogni decoro, i paraguance sono poco coprenti ed il paranauca è sostituito da una bandella di maglia di ferro.
Questa costruzione diverrà un modello comune nei secoli a venire.
Sono stati rinvenuti molti reperti archeologici dei mattiobarbuli come quello sopra, la parte costituita dalla breve asta di legno è andata ovviamente persa.
La struttura è notevolmente robusta benchè priva di ogni decoro, i paraguance sono poco coprenti ed il paranauca è sostituito da una bandella di maglia di ferro.
Questa costruzione diverrà un modello comune nei secoli a venire.
Sono stati rinvenuti molti reperti archeologici dei mattiobarbuli come quello sopra, la parte costituita dalla breve asta di legno è andata ovviamente persa.
In questa moderna ricostruzione si può vedere la parte interna dello scudo dipinta e l'alloggiamento dei piccoli dardi da lancio.
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