venerdì 14 luglio 2017

Mzzuolatore Palestinese della metà del III° secolo A.D.






























Ecco un fante Palestinese della metà del III° secolo nel suo classico aspetto caratterizzato dall'elmo a forma conica , dalla corazza a lamelle cucite tra loro solo orizzontalmente e indossata sopra un subarmalis di pelle dai vari strati sfrangiati in basso ed alle braccia.
Lo scudo è rotondo di medio-piccole dimensioni con un umbone centrale appuntito a tronco di cono.
La sua arma è una mazza di legno con la testa ricoperta da rinforzi in metallo che viene brandita a due mani.
Completa la sua dotazione un lungo coltello portato in vita.
Si hanno testimonianze storiche dell'uso con successo di truppe di questo tipo contro la cavalleria corazzata che, avvicinata agilmente da questi fanti ne veniva colpita disastrosamente e cadeva disarcionata. Una volta a terra, stordita ed appesantita dalle ampie armature, diveniva facile preda.
Questa tattica di opporre una semplice fanteria con mazze contro la costosa, poderosa ma non agile cavalleria corazzata è stata praticata con successo dall'imperatore Aureliano contro la cavalleria corazzata Palmirena e dall'imperatore Costantino contro la cavalleria corazzata di Massenzio.




















In questa ricostruzione di una stele si può vedere un legionario romano con la lorica segmentata ad elementi larghi, tipici delle ultime produzioni di questa manufatto, lo scudo ovale e , soprattutto una mazza le cui grosse dimensioni ci fanno protendere a considerarla una arma e non il classico bastone di comando tipico dei centurioni.
Al capo indossa un classico berretto (pilos) adottato come altri dai militari.






























Ecco una ricostruzione di una lorica di lamelle cucite orizzontalmente, i singoli elementi hanno forma stondata. La struttura semi-rigida ne impone la forma e le dimensioni.

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